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20/12/13

Honey Moon by Susan Elizabeth Phillips

It will be because Christmas is approaching , and we all feel more the need for a family, or simply because the last book I read "The Diary of Marie Antoinette 2" (or " The lost diary of Marie Antoinette " )  bored me a lot, the fact is that  I literally devoured Honey Moon. And I was moved to tears (very often , too) , despite being forced to read it in English (that is, obviously, not my native language).

Let's start with the title , which also means less Anglophone knows that " honeymoon " , but which in this case is nothing more than the name of the protagonist : Honey Jane Moon . A special name for a girl even more strange . We met her for the first time when she is 15 years old , an orphan who lives in an almost abandoned amusement park , with a depressed aunt  , and an eighteen year old cousin , not quite awake and fairly " easy." The life of Honey has so far been a big mess , and the future looks even worse , but she is not girl from surrender. Never. Indeed, despite being the smallest, all the responsibility are falling on her shoulders . So, to keep his family afloat, she groped to sell the amusement park at Disney, to make the next Disneyland. But it will be for the position, in the middle of nowhere in South Carolina, or will be because it is completely dilapidate, but this business plan does not seem to be successful . So, she jump on option B, which consist to make the recalcitrant cousin a TV star. And to do that , she thinks is enough to carry her physically in Los Angeles, with a battered van , and let her pass an audition to get the part . But of course life is never how we expect it.

Honey Moon in my opinion is a beautiful novel. The main character, Honey , is adorable : a bitch with a heart of gold, so as to make imperfect tenderness. Personally, I have found much in her, even though on paper we have very little in common . Probably it is this unconscious need of a family that binds us together . And the fear , and sometimes the need to be alone.
Honey is a very well outlined , and although some of the pages makes you want to get inside the novel to spank her butt, then you strangers a second and rem

ember that she's just a little girl, with all her sacrosanct defects  . Even the male characters are well sketched , even if they are not as attractive as those to which we have become accustomed by Susan Elizabeth Phillips in her  " Chicago Stars" series . I believe that in "Honey Moon", Phillips has faced more than ever, the concept of " imperfection" (which is one of the main themes of her works ) . In addition, one must give credit to the writer , who is one of my favorites , to be able to touch also important issues ( such as pedophilia ) trying to remain " mild ." Although we must admit that the idea of change of Lily is too sudden to be credible . But these facts due notes , my judgment on the book remains unchanged : a very good read , enjoyable perfectly in English ( if, like me, you are starnger), because written in a simple way.
So good reading!

RATING: 8 , could not be otherwise after all the tears I shed ;)

Tht image is taken freely from the author's website : http://www.susanelizabethphillips.com/books.html

12/12/13

Honey Moon di Susan Elizabeth Phillips

Sarà perchè si avvicina Natale, e tutti sentiamo di più il bisogno di una famiglia, o semplicemente sarà perchè l'ultimo libro che ho letto " Il diario di Maria Antonietta 2" ( o meglio "Il diario perduto di Maria Antonietta" ) mi ha annoiato, fatto sta che Honey Moon l'ho letteralmente divorato. E mi sono commossa fino alle lacrime (molto spesso, anche), nonostante sia stata costretta a leggerlo in inglese, visto che solo ora iniziano ad essere pubblicati in Italia i romanzi di Susan Elizabeth Phillips. E ci tengo a ricordarlo, non stiamo parlando di una scrittrice qualsiasi, ma di una delle più brillanti penne della letteratura rosa. Ma bando alle ciance, o meglio, alle recriminazioni verso le case editrici, e buttiamoci nel romanzo. Che secondo me merita. E parecchio.
Iniziamo dal titolo, che anche il meno anglofono sa che significa "viaggio di nozze", ma che in questo caso altro non è che il nome della protagonista: Honey Jane Moon. Un nome particolare, per una ragazzina ancor più strana. La incontriamo per la prima volta quando ha 15 anni, orfana, che vive in un luna park quasi abbandonato, con la zia depressa, e la cugina diciottenne, non proprio sveglia e abbastanza "facile". La vita di Honey finora è stata un gran casino, e il futuro sembra ancora peggio, ma lei non è tipa da arrendersi. Mai. Anzi, nonostante sia la più piccola di casa, è sulle sue spalle che cadono tutte le responsabilità. E allora, per tenere a galla la sua famiglia, eccola tentare di vendere il luna park alla Disney, per farne il prossimo Disneyland. Ma sarà per la posizione, in un luogo sperduto in Sud Carolina, o sarà perchè completamente fatiscente, questo progetto imprenditoriale non sembra andare a buon fine. E allora, eccola buttarsi sull'opzione B, ovvero far diventare la cugina recalcitrante una star della tv. E per farlo, pensa lei, basta trasportarla fisicamente a Los Angeles, tramite un furgone malridotto, e farle passare un provino per ottenere la parte. Ma ovviamente la vita non va mai come ce l'aspettiamo.

Honey Moon secondo me è un bellissimo romanzo. La protagonista, Honey, è adorabile: una stronzetta dal cuore d'oro, così imperfetta da far tenerezza. Personalmente io mi sono molto ritrovata in lei, nonostante sulla carta noi abbiamo davvero poco in comune. Probabilmente è questa necessità inconscia di una famiglia che ci accomuna. E il terrore, e talvolta la necessità, di essere da sole. Honey è un personaggio molto ben tratteggiato, e anche se in alcune pagine ti viene voglia di entrare dentro il romanzo per urlargliene di tutti i colori, poi ti estranei un secondo e ti ricordi che è solo una ragazzina, con tutti i suoi sacrosanti difetti. Anche i personaggi maschili sono ben tratteggiati, anche se non sono così affascinanti come quelli a cui ci ha abituato Susan Elizabeth Phillips nella sua serie sui "Chicago Stars". Credo che in "Honey Moon", la Phillips abbia affrontato più che mai il concetto di "imperfezione" (che è uno dei temi principali delle sue opere). Inoltre, bisogna dare atto alla scrittrice, che è una delle mie preferite, di essere riuscita a toccare anche temi importanti (come la pedofilia) cercando di rimanere sempre "lieve". Anche se bisogna ammettere che il cambio d'idea di Lily è troppo repentino per essere credibile. Ma fatti questi dovuti appunti, il mio giudizio sul libro rimane invariato: una gran bella lettura, godibile perfettamente anche in inglese, perchè scritto in modo semplice. 
E allora buona lettura a tutti!
VOTO: 8 , non poteva essere altrimenti dopo tutte le lacrime che ho versato ;)
Immagine tratta liberamente dal sito dell'autrice: http://www.susanelizabethphillips.com/books.html

02/12/13

L'accademia dei vampiri 2 - Morsi di ghiaccio di Richelle Mead

Ed eccoci arrivati al secondo capitolo della saga, super teen, "L'accademia dei vampiri" .Devo ammettere che ho divorato questa serie ( sono solo 6 libri), ma alla fine non sono rimasta troppo soddisfatta. Ma da quanto ho letto in rete, spulciando i blog "concorrenti", forse sono una delle poche. Sicuramente questa è una saga scritta molto bene, e le trovate narrative sono ottime e molto funzionali per dare ritmo alla narrazione, ma questo, secondo me, si gusta meglio nelle ultime due puntate della serie. 


Ma torniamo a noi. Ormai è evidente che è scoppiato del tenero tra Rose e Dimitri. Se vi siete persi qualche pezzo, vi consiglio una bella ripassatina leggendo qui.
Ovviamente, come ogni bella storia d'amore che meriti, deve essere impossibile. Ma qui il problema non è la differenza notevole d'età ( anche se non troppo, lui 24 e lei 17), ma il fatto che nel futuro i due dovranno essere i guardiani di Lissa, e, citando proprio Rose "A essere onesti, però, la ragione più importante è che quando Lissa si sarà diplomata, lui e io diventeremo i suoi guardiani. Se noi due finissimo per preoccuparci l'uno dell'altra, non potremo badare a lei come si deve" ( tratto dal prologo di questo romanzo). Ecco a voi una domanda: ma vi sembra giusto???? 
Mi rendo conto che quando parlo di questa saga divento acida e super critica, ma questo aspetto del sacrificio proprio non mi va giù. Se non ci fosse questo aspetto ( che ripeto, non è assolutamente marginale), questa sarebbe a mio giudizio una delle serie YA migliori che ho letto.
Ma, e qui mi ripeterò, torniamo alla storia. E preparatevi perchè ho deciso di riempirvi di succosi spoilers.

La fine dell'anno si avvicina e Rose si deve dar da fare per rimettersi in forma se vuole diventare da grande la guardiana di Lissa. Tra un allenamento e l'altro, Dimitri la accompagna  alla Qualificazione, ovvero un colloquio con un guardiano esperto. Solo che arrivando lì trovano una strage. Un branco di Strigoi, aiutati da umani, ha attaccato la famiglia dove lavorava il guardiano, uccidendo tutti. La cosa strana è che normalmente gli Strigoi cacciano da soli. Mai in gruppo. E soprattutto mai si è sentita di un'alleanza con gli umani.  
Quest'avvenimento, accaduto nei pressi di Natale, scuote profondamente la società dei Moroi e dei Dhampir, e quindi l'Accademia decide che per motivi di sicurezza è meglio spostare tutti gli allievi, e alcune famiglie, in una località lontana e segreta, sulle montagne. Ovviamente questa "gita", viene percepita dai ragazzi come una vacanza, e l'amicizia-amore tra Rose e il suo compagno di classe Mason si evolve lentamente, spinta anche dal fatto che Dimitri sembra aver instaurato una relazione con la zia di Christian, il fidanzato di Lissa ( mio Dio, sembra Beautiful!). Ma come se non bastasse, nella super lussuosa baita Rose incontra Adrian, un Moroi reale, bello, affascinante e spudorato, con la nomea dello sciupa-femmine, che proprio non può lasciarsi sfuggire un bocconcino come la nostra super formosa Rose. Ma come se non bastasse, gli Strigoi, sempre aiutati da un gruppo di umani, attaccano un'altra famiglia reale, questa volta quella in cui lavora la madre di Mia, la biondina stronza che abbiamo incontrato nel primo romanzo. Uccidendo tutti. 
A questo punto, l'azione si sposta: Mia decide di provare ad usare la magia d'offesa ( che se vi ricorderete non è vista di buon occhio dai Moroi), mentre Mason e il suo migliore amico Eddie, sono spinti da un senso di vendetta. Fatto sta che i tre decidono di andare alla caccia ( perchè di questo si tratta) degli Strigoi colpevoli del massacro. Ma la nostra Rose non è così facile da seminare, e li ritrova incolumi in un centro commerciale. Il problema è che rimangono salvi solo por pochi minuti: infatti i quattro finiscono in una specie di imboscata, e finiscono imprigionati in una cantina da un gruppo di umani alleati a due Strigoi, di cui uno molto vecchio e pericoloso. 
Inutile dire che questa è la parte migliore della storia. Vedere Rose, e gli altri, terrorizzati e incapaci di difendersi è estremamente toccante. Se in più si aggiunge l'epilogo della vicenda ( che non ho alcuna intenzione di svelare!), il risultato sono pagine al cardiopalma, in cui è impossibile non perdersi, anche per il più scettico dei lettori. 
Per cui, buona lettura a tutti ;)





Immagine liberamente tratta dal sito dell'editore, Rizzoli:
 http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/4031_morsi_di_ghiaccio_mead.html

05/11/13

L'accademia dei vampiri 1 di Richelle Mead

Your SEO optimized title Tra poco, nel 2014, uscirà il film su questa fortunata serie teen, e allora mi sembrava il momento giusto per iniziare a leggerla. Iniziamo con il dire che ho divorato i primi due volumi in meno di 24 ore... A mia discolpa bisogna dire che dopo aver finito "La trama del matrimonio" di Jeffrey Eugenides ( romanzo che mi è piaciuto molto, ma che ho finito dopo più di tre settimane, per me tantissimo), avevo bisogno di un pò di leggerezza... Ma con la saga "Vampire Academy", non sono sicura di averla trovata...


Perchè, se da un lato i romanzi si rivolgono ad un pubblico teenager, le protagoniste sono 17enni, e lo stile è molto semplice e godibile, devo dire che contengono degli aspetti che non mi piacciono per niente... 
Per capire appieno questa serie, bisogna entrare nell'universo, quanto mai complesso, creato da Richelle Mead: se da un lato troviamo gli umani (che non sanno ancora, e per la maggior parte, dell'esistenza dei vampiri), dall'altra ci sono i Moroi, che potremmo chiamare "vampiri buoni". Ovviamente si nutrono di sangue, ma l'ottengono non con la forza, ma grazie a donatori volontari (sia umani che dhampir) che però vengono considerati alla stregua di una mucca di cui si mangia la bistecca: in poche parole, da schifo. Strutturati gerarchicamente come un regno, troviamo all'apice della piramide le "caste reali", 12 famiglie che detengono il potere, e che scelgono liberamente tra loro il Re/regina. I Moroi sono tutti alti, magri e, sembrerebbe bellissimi. Dotati di poteri magici, che si riconducono sempre agli elementi naturali (come l'acqua e il fuoco), vivono le loro vite con il terrore di essere cacciati dagli Strigoi, ovvero creature che sono passate dalla parte del male per ottenere la vita immortale ( anche se un paletto d'argento o una bella decapitazione li mette fuori gioco per sempre). Devo ammettere che, dopo la mia full immersion notturna, non mi è proprio chiaro perchè questi "cattivi" vogliano uccidere per forza i Moroi ( per ora ho capito solo che sono più buoni da mangiare, ma la spiegazione mi sembra un pò labile). Questi Strigoi, sempre micidiali, sembra che abbiano perso il lume della ragione, e che siano comandati principalmente dalla voglia di sangue, rendendoli così un esempio perfetto di "cattivo" per eccellenza. Ma devo ammettere che ho fiducia che nei successivi romanzi la loro natura venga meglio definita. E così arriviamo al terzo gruppo di "esseri": i dhampir. Nati dall'unione di un Moroi con un umano, o un dhampir, sono dotati di sensi super sviluppati, anche se non al livello dei Moroi, e hanno come compito primario ( o almeno questo vale per la maggioranza di loro) quello di proteggere i Moroi dagli Strigoi. E qui arriviamo al fulcro della matassa, perchè tutto l'universo della Mead si incentra su questo punto: I Moroi hanno bisogno dei dhampir per essere protetti (visto che si rifiutano di usare la loro magia per scopi "aggressivi"), e i dhampir hanno bisogno dei Moroi per avere dei bambini, e per questo motivo diventano, per loro stessa scelta, le loro guardie del corpo, sacrificandosi completamente, anteponendo i loro bisogni ai propri. Ovviamente questa è la parte della serie che mi lascia più interdetta. E questa emozione è amplificata dalla scelta, secondo me molto saggia, dell'autrice, di scegliere la sua protagonista tra le file dei dhampir. Di conseguenza, pagina dopo pagina, si viene catapultati in un universo di emozioni contrastanti, perchè, secondo me, i sentimenti che prova Rose, la protagonista, sono basati su concetti SBAGLIATI. L'idea che una ragazzina di 17 anni debba anteporre a se stessa, un'altra sua amica, che a tratti sembra anche molto egoista, per una sorta di dovere, mi lascia di stucco. E che questo sentimento venga considerato appropriato, e non solo, da incoraggiare, dal "mondo degli adulti", mi fa venire i conati. Considerando poi che Rose, è un personaggio davvero carino, ( spavalda, generosa e un pò sbruffona), andando avanti nella lettura ti viene da urlare: "stavolta pensa prima a te stessa, tu non sei meno di qualcun altro!!!".
Scusate, forse mi sono fatta prendere un pò troppo la mano, ma questo concetto di "sacrificio" per qualcuno che si percepisce migliore solo per diritto di nascita, mi innervosisce alquanto.
Finita la mia critica sociale e psicologica, possiamo tornare alla storia, che è quanto mai piacevole. 

Ci troviamo negli USA, in un college, dove incontriamo Lissa, una principessa Moroi bella e bionda e Rose Hathawaydhampir diciassettenne, una brunetta formosa e molto sarcastica. Le due ragazze sono scappate dall'Accademia "sovrannaturale" dove studiavano per sfuggire da un pericolo che incombeva su Lissa. Dopo due anni vissuti in incognito, vengono scoperte dei "Guardiani" dell'Accademia, e fatte tornare indietro. A capitanare la squadra di recupero, Dimitri Belikov, un dhampir ventiquattrenne di origine russa, bellissimo e micidiale. Tornate all'Accademia, le due ragazze, in poco tempo, si troveranno al punto di partenza: Lissa, immersa nei suoi pericoli, e Rose alla disperata ricerca di mantenerla in salvo., che la porta sempre ad affrontare problemi molto più pericolosi rispetto a quelli dell'amica (si capisce che Lissa mi sta un pò sulle palle?). 

Tra intrighi, amori proibiti, poteri sconosciuti, Richelle Mead ci accompagna in un piacevole universo ricco di humor (le battute di Rose, valgono sicuramente la lettura), dove l'action sicuramente non manca. 
Ah, dimenticavo, un altro punto a favore di questa serie è il fatto che la protagonista, stranamente, non sembri mai invincibile, ma molto umana ( anche se sempre cazzuta), per cui è veramente facile innamorarsi di lei.

VOTO: 6 1/2

ADATTO A CHI: è una teenager, o se è un pò più grandicello, è rimasto sotto a "Beverly Hills 90210". In poche parole, se volete leggere qualcosa di molto giovane, questo è il libro adatto a voi.


DA LEGGERE ANCHE: la saga "La casa della notte", o "House of night", di P.C. e Kristin Cast. Tra queste due serie ci sono molte analogie: le protagoniste sono ambedue delle teenager, e le vicende si svolgono in "scuole speciali". Sicuramente se vi è piaciuta la saga sull'"Accademia dei vampiri", anche questa vi darà delle belle soddisfazioni. Garantito.

Immagine tratta liberamente dal sito dell'editore, Rizzoli: http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/3702_l_accademia_dei_vampiri_mead.html

04/11/13

La trama del matrimonio di Jeffrey Eugenides

Fresco fresco di lettura, visto che l'ho finito 10 minuti fa mentre tornavo a casa in metropolitana. E le prime impressioni a caldo sono ambivalenti. Iniziamo con il dire che "La trama del matrimonio", edito da Oscar Mondadori, è il terzo romanzo di uno dei più talentuosi scrittori moderni, l'americano di origini greche Jeffrey Eugenides. Ho parlato di lui recentemente ne "La valigia di novembre", dove consigliavo il suo "Middlesex", un vero capolavoro astratto. 
Ma torniamo a "la trama del matrimonio". La storia è abbastanza semplice, la narrazione e gli spunti che Jeffrey ci dà, assolutamente no. 
Siamo negli anni '80, in un college privato e seguiamo gli ultimi giorni di corso di tre ragazzi all'ultimo anno: Madaleine Hanna, laureanda in letteratura e appassionata di romanzi d'amore storici ( stiamo parlando in poche parole di Jane Austen e simili), Leonard Bankhead, affascinante e problematico studente sia di letteratura che di biologia, e Mitchell Grammaticus, studente di teologia, vecchio amico di Madaleine e convinto che lei sia la sua donna ideale. Durante il romanzo seguiamo i tre ragazzi per un anno, dalla laurea alla loro introduzione nel "mondo degli adulti". C'è chi decide di prendersi un anno sabbatico, facendo un viaggio "meditativo" sulle orme di Madre Teresa di Calcutta in India, chi invece si ritrova a lottare con vecchi demoni (psichici), e chi decide di seguire il proprio cuore ( o presunto tale), fregandosene della ragione. 

Dopo aver finito di scrivere questa recensione-commento, mi sono accorta che è piena zeppa di anticipazioni (mancava poco che vi dicessi come finisce), perciò forse è meglio se leggete questo post DOPO aver letto il libro...

Quello in cui ci porta Eugenides è un percorso quasi "mistico", verso la maturità, quando si scopre amaramente che "crescere" vuol dire spesso lasciare andare le persone...
Una cosa incredibile di questo romanzo, è la completa mancanza del concetto di amicizia, nonostante, alla fine, tutti si considerino amici, i tre personaggi in realtà non ne hanno. I loro rapporti sono sempre dettati da fini egoistici, le relazioni sono spesso superficiali, anche se condite da considerazioni profonde. Vediamo se riesco a spiegarmi meglio: Madaleine considera Mitchell un amico, ma in realtà se ne approfitta per superare ogni problema, considerandolo, come giunge lui stesso alla conclusione, una sorta di "kit di sopravvivenza". Mitchell crede che Madeleine sia l'amore della sua vita, ma in realtà ha fatto una cosa decisamente femminile, ovvero l'ha idealizzata, e usa questa idea di Madaleine come una scusante per i suoi fallimenti, e come uno stimolo per diventare una persona diversa da quella che in realtà è. E poi c'è Leonard. Lui di problemi ne ha parecchi: depresso clinico, tanto da dover usare il litio, si trova costantemente in un'altalena di emozioni a cui non riesce a dare un freno, fino a quando non si decide a lasciarsi andare, confidando completamente in Madeleine. Che quindi si trasforma da persona amata ( con cui si ha un rapporto paritario), a figura materna ( senza la quale non si può vivere).  
In questa girandola di emozioni, complesse e controverse, Eugenides ci dà spunti eclettici, attingendo spesso e volentieri all'universo semiotico di Roland Barthes e di Umberto Eco. Un romanzo ricco di spunti super interessanti, come lo scambio di battute sull'ossessione per la pulizia, vista come sintomo della paura della putrefazione e della morte.
Inoltre, devo ammettere che il personaggio di Mitchell è quello che più mi ha stregato. Un ragazzo normale, forse solo più profondo delle persone che normalmente conosciamo, che si butta in un percorso spirituale, alla ricerca di qualcosa che sente di non avere, ma di cui crede di aver bisogno, ovvero la fede. Una fede, però, che non ricerca a causa dell'innata paura della morte, ma per raggiungere uno stato superiore dell'essere, per trovare un'illuminazione che lo farà diventare una persona migliore. E proprio per questo la sua ricerca sarà inconcludente, perchè, come gli dice uno dei personaggi secondari del libro, altro non è che una manifestazione della vanità. Mitchell è vanitoso non del suo corpo, ma piuttosto della sua intelligenza e della sua (indotta) bontà. 
Potrei continuare all'infinito ad analizzare questo libro, perchè qui non stiamo parlando di un normale romanzo, uno di quelli di cui ti interessa solo la storia, ma di uno di quei (pochi) libri in cui è lo svolgersi della narrazione che ti stimola pensieri che finora erano rimasti nascosti nell'inconscio del tuo piccolo, e spesso troppo trascurato, cervello.

VOTO: un 9 meritatissimo. Leggendo questo libro, preparatevi a sentirvi veramente ignoranti, perchè le citazioni, letterarie e non, che Eugenides dà, meritano da sole la lettura.

ADATTO A CHI: non si spaventa di fronte ad un romanzo complesso, che ha come fine quello di far favorire il pensiero, anche critico. Non fatevi abbindolare dal titolo: NON E' UN ROMANZO ROSA.

DA LEGGERE ANCHE: visto che Eugenides non è uno scrittore particolarmente prolifico, vi consiglio sicuramente le altre sue due oper: il già citato "Middlesex", e "Le vergini suicide" ( quello da cui ha tratto il suo film Sofia Coppola). Inoltre, colgo l'occasione per consigliare "I quasi adatti" di Peter Høeg, l'autore de "il senso di Smilla per la neve", che mentre ci racconta la storia di un gruppo di ragazzi problematici in una scuola di "rieducazione", ci fornisce un'incredibile analisi del concetto stesso di "tempo".

Immagine liberamente tratta dal sito dell'editore, Oscar Mondadori:http://www.librimondadori.it/libri/la-trama-del-matrimonio

03/11/13

Un amore su misura di Sugar Jamison

Chi ha vissuto, anche di sfuggita gli incredibili anni '80, non può non aver visto almeno una delle pietre miliari del cinema romantico Teen, come "un compleanno da ricordare" o "Breakfast Club". 
Quei film deliziosi, di John Hughes, dove la protagonista adolescente (quasi sempre quella rossa bruttina con dei denti terribili), nonostante tutte le controversie trova l'amore con il più figo della scuola. Ecco, Un amore su misura, ci riporta magicamente in quelle (adorabili) atmosfere.
John Hughes hai minato per sempre il nostro inconscio!

Non è facile trovare l’uomo giusto e capire che è lui a meno che, come insegna il buon vecchio John, lui non sia il figo del liceo, il più figo in assoluto, e non ti aspetti davanti ad una chiesa con una ferrari rossa, il sorriso più sexy e smagliante che esista e soprattutto una torta per festeggiare il tuo sedicesimo compleanno, il più importante, quello che però tutti hanno dimenticato.
Se non hai ancora incontrato Jake Ryan (IL FIGO di "Un compleanno da ricordare), non ti preoccupare Jamison Sugar ha pensato anche a te; la protagonista Ellis Garrett si sta leccando le ferite dal suo ultimo distruttivo rapporto sentimentale, ha abbandonato New York e una brillante carriera come avvocato. L’unica costante sicurezza è almeno una X e una L scritta sull'etichetta dei vestiti.
Tornando nella cittadina natale ricostruisce la propria vita partendo dall'accettazione del proprio fisico aprendo il “size me up” negozio per ragazze fuori dallo standard, formose, minute, piedone, e ovviamente facendo innamorare il super sexy Mike Edwards

Più che la trama e i battibecchi tra i protagonisti vale la pena leggere questo libro per capire che il pensiero di spaccare le gambe al proprio fidanzato sedendocisi romanticamente sopra è più comune di quello che si pensava come del resto la tecnica dell’appoggiarsi sopra al 40% , facendo lavorare di brutto addominali e glutei.
Adorabili i genitori di Ellis, madre docente universitaria super femminista, ex hippy e malleabile come un panzer, ancora più adorabile il padre anche lui docente universitario e con sospetta sindrome di Asperger.
Insomma la “Dea dei nerd” , leggendo capirete perché, ci ha creduto fin in fondo, a 33 anni con almeno una X e una L ha trovato il suo Jake Ryan. E se ci è riuscita lei….perchè non noi ;)


VOTO: 6 non puoi raggiungere l’orgasmo ogni 3 minuti, a momenti anche solo con lo sguardo, troppo anche per un romanzo rosa.

ADATTO A CHI: come già detto, in fondo ma molto in fondo, aspetta il Jake Ryan, quello del liceo.


DA LEGGERE ANCHE: "Finchè non sei arrivato tu" (Higgins Kristan) e "ti prego lasciati odiare" di Anna Premoli.

Immagine liberamente tratta dal sito dell'Editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11483

Chicago Stars 5 - Il lago dei desideri di Susan Elizabeth Phillips

C'è un grandissimo vantaggio nel leggere libri anche in inglese: io "Il lago dei desideri", o "This hearth of mine" l'ho già letto (o meglio divorato), per cui vi posso dare un sacco di notizie in anteprima! Edito in Italia da Leggereditore, uscirà in ebook il 7 Novembre e in libreria il 14 Novembre. Ma se volete delle qualche news, siete sul blog giusto ;)

Iniziamo con il dire che, a mio modestissimo parere, questa quinta puntata della serie dei "Chicago Stars", è davvero divertente e adorabile. Nel mio personalissimo palmares è il migliore, affiancato ovviamente al primo "Il gioco della seduzione". E proprio a questa prima "puntata", è strettamente legato. Vi ricordate la sorellina rompiballe di Phoebe Somerville? quella secchiona, bruttina e che si inventava storie su come la sorella la picchiasse? Ecco, è proprio Molly Sommerville la meravigliosa protagonista di questo romanzo tutto da gustare. 

Molly con gli anni è cambiata: abbandonati gli studi, ha deciso di dare una svolta alla sua vita, diventando una scrittrice e illustratrice di romanzi per bambini, che vedono come protagonista una deliziosa coniglietta, Daphne. E non solo. Molly, dando prova di un carattere "particolare", ha donato in beneficenza tutto il suo considerevole patrimonio, quello che aveva ereditato dal padre bastardo, e vive in un minuscolo monolocale a Chicago, dove ha qualche problema a pagare le bollette. Gli unici punti fermi della sue esistenza? Il rapporto con la sorella e una cotta storica per Kevin Tucker, uno dei giocatori più in vista degli Stars. Superficiale, bellissimo e assolutamente disinteressato a lei. Finora Kevin non l'ha ancora notata, tanto che non si ricorda neanche il nome, ma le cose cambieranno, quando per una fortunata serie di eventi i due, così diversi, si troveranno a condividere una casetta sul lago... E allora, il cervello "originale" di Molly farà di nuovo le bizze, facendola scadere in qualcosa di molto simile a uno stupro...

Divertente, ironico, e ricco di colpi di scena, questo quinto romanzo di Susan Elizabeth Phillips, vi terrà incollati alle sue pagine, regalandovi una dimensione tutta familiare della storia. Il suo è un ritratto della famiglia, sia quella "biologica" che quella artefatta, unico e super originale, dove la narrazione si duplica: se da un lato seguiamo la disastrosa relazione tra Molly e Cal, dall'altro entriamo nel mondo fantastico di Daphne the bunny, e spesso i confini tra questi due universi non sono così chiari. 
Una dimostrazione pratica di come non sempre, o meglio non per forza, un romanzo popolare (e per di più che fa parte di una saga) debba essere una porcata (nel senso qualitativo) letteraria.  Una sorta di rivincita del "romance" e di noi lettrici: insomma, ci piacciono le storie che finiscono con " e vissero tutti felici e contenti", E allora? Problemi?

VOTO: 9, bello, bello, bello. ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore o  Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto? o Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sogno o Dream a Little Dream
5) Il lago dei desideri This Heart of Mine
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 


L'immagine è liberamente tratta dal sito dell'editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11508

Chicago Stars 3 - E se fosse lui quello giusto? di Susan Elizabeth Phillips

Ed eccoci arrivati alla terza puntata della saga, assolutamente romantica, dedicata alla squadra di football dei Chicago Stars. Dopo aver incontrato una bionda biondissima un pò stralunata ma con un fortissimo senso degli affari, e una brunetta bruttina ma molto caparbia, è arrivato il momento di conoscere  Jane Darlington. 


Grandicella, super intelligente e di mestiere fa la docente di fisica. Ma ha un problema: vuole un bambino ma non ha un fidanzato-compagno-marito. E non è certo il tipo da andare a ballare e scegliere il primo che capita... Infatti Jane ha una serie di requisiti molto specifici per il futuro padre: deve essere in ottima salute, bello, prestante e molto scemo.  E sì, perché l'adolescenza di Jane, bambina prodigio in una famiglia "normale", non è stata una passeggiata, e allora lei vuole per il proprio figlio una vita diversa. E quindi l'unica cosa che deve fare è trovare un uomo stupido. E non lo sanno tutti che gli sportivi sono scemi? E come per magia ecco arrivare Cal Bonner, leggendaria stella dei Chicago Stars e seduttore seriale, il candidato perfetto. Ma ovviamente Lui non deve scoprire le sue vere mire... Ma se è facile abbordare una star, non è così semplice finirci a letto... E soprattutto, mai giudicare un libro dalla copertina, non è tutto oro quello che luccica...

Terzo volume della serie dei "Chicago Stars", Nobody's baby but mine, o  E se fosse lui quello giusto? , è il più premiato tra i romanzi di Susan Elizabeth Phillips. Un romanzo divertente e originale, che affronta un tema, quello della ricerca della maternità, abbastanza delicato, e lo fa con un tono leggero, talvolta critico. Perché quale ragazza single sui trent'anni non si è mai chiesta come farà ad avere un bambino se la sorte non cambia?

Ed ecco la serie:

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore o  Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto? o Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sogno o Dream a Little Dream
5) Il lago dei desideriThis Heart of Mine 
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 


VOTO: 8, nonostante i vari premi, io sono particolarmente legata al primo della serie "Il gioco della seduzione", per cui per me è lui il capolavoro di quest'autrice!

Immagine liberamente tratta dal sito dell'Editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11363

30/10/13

Chicago Stars 2 - Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore di Susan Elizabeth Phillips

Bruttina e imbranata, sicuramente Gracie Snow non è la tipica eroina da libri rosa. Non solo, si veste male e non è molto a suo agio con la gente giovane, ricca e bella. Nel gergo comune si chiamerebbe una sfigata.  E allora cosa ci fa come assistente personale di Bobby Tom Dentonl'ex campione dei Chicago Stars
Stiamo parlando di Heaven, Texas, un posto nel tuo cuore, la seconda puntata della deliziosa serie di Susan Elizabeth Phillips, sulla squadra di football dei Chicago Stars. Approdato finalmente in Italia, grazie a Leggereditore, l'anno scorso, questo romanzo è davvero molto carino, anche se, come mi hanno fatto notare, è un pò più surreale rispetto al primo della serie (Il gioco della seduzione).
Ma torniamo alla storia, che comunque merita: Gracie Snow, dopo aver abbandonato la casa di cura che gestiva con i genitori, si imbarca in un nuovo lavoro per una piccola casa di produzione hollywoodiana. Il suo attuale e difficilissimo compito? Convincere Bobby Tom Denton a sottostare al contratto che ha firmato per fare un film nella sua città natale, ovvero Heaven, in Texas. Ed eccola allora arrivare a Chicago per trovarsi di fronte un ex campione sciupa femmine, viziato e circondato da "falsi amici"...
Tra uno spogliarello che non ha nulla da invidiare a quello della Loren in "Ieri, oggi e domani", e varie ed eventuali disavventure ( sempre originalissime), i due strani "compagni di viaggio" si mettono in moto per arrivare (in macchina!!!!) dall'altra parte degli States. Ed ecco che Gracie si trasforma da assistente personale a fidanzata fantoccio a beneficio della stampa e, soprattutto delle infoiatissime abitanti della ridente cittadina...

Un romanzo divertente ed esuberante, dallo stile semplice e contagioso, che vi farà innamorare sicuramente dei personaggi: unici, strampalati e assolutamente adorabili.

Ed ecco la serie:

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore o  Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto? o Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sogno o Dream a Little Dream
5) This Heart of Mine - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 


L'immagine è liberamente tratta dal sito dell'editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11294

29/10/13

Chicago Stars 1 - Il gioco della seduzione di Susan Elizabeth Phillips

Grazie Leggereditore. Grazie di cuore. Ci sono voluti solo 18 anni perchè arrivasse in Italia una delle regine della letteratura rosa dotata di una buona dose di umorismo, Susan Elizabeth Phillips.
La sua letteratura è una boccata d'aria fresca: facile da leggere, i dialoghi sono serrati, le scene dipinte benissimo, i personaggi ci fanno innamorare. A metà tra "una mamma per amica" e "La rivincita delle Bionde". Imperdibile.
Se vi piace la letteratura "da ragazze" e non avete mai sentito parlare di Lei, non se se dobbiate preoccuparvi.... Perchè se da un lato l'Italia l'ha snobbata moltissimo, dall'altro vi state perdendo moltissimo. Non credo che ci sarebbe stata Helen Fielding con la sua adorabile Bridget Stone o Sophie Kinsella con il suo shopping compulsivo e divertente, senza Susan Elizabeth Phillips. 
Il gioco della seduzioneIt Had To Be You ( è il titolo originale), è il primo romanzo di una delle serie più riuscite di sempre (almeno secondo me), ovvero la "Chicago Stars series". Divertente, romantica, con un bel tocco di malizia, è la serie perfetta con cui andare a dormire. L'unica pecca: è finita. 
7 romanzi, uno più carino dell'altro, che ovviamente ho divorato uno dopo l'altro. Il risultato? il cuore gonfio, tante lacrime ( ma dovute alle risate), e molta più fiducia sull'amore.
Siamo a Chicago, come si poteva facilmente intuire, e incontriamo Phoebe Somerville: biondissima, affascinante e super sexy, nel suo curriculm la voce più importante è essere stata la musa ispiratrice di uno degli artisti più influenti dell'ultimo secolo. Ovviamente le cose cambiano quando  il padre le lascia in eredità la sua squadra di football (ovviamente non stiamo parlando di calcio), sport di cui lei non sa assolutamente nulla. Per tenersi la squadra ovviamente c'è una gabola: per tenersi la squadra gli stars devono vincere il campionato, cosa assolutamente improbabile. E allora l'unica cosa da fare è imporsi. imporsi con i giocatori, che la vedono solo come una bambola bionda super sexy, imporsi con la gestione manageriale, che la vede nello stesso modo, e infine, imporsi con l'allenatore, Dan Calebow, un ex giocatore super affascinante e molto burbero. Ovviamente il fatto che quando si è presentata ufficialmente alla squadra con il suo mini cagnolino, sia caduta nella fossa del padre di certo non aiuta...
Basta questo piccolo incipit, secondo me, per dare il tono del libro: meravigliosamente divertente. E non preoccupatevi se non conoscete nulla del football americano, è solo la scusa per parlare di atleti super affascinanti, ricchi e bellissimi. E poi non sono neanche troppo sicura che Susan Elizabeth Phillips ne capisca qualcosa... tanto noi ci innamoriamo della protagonista. Garantito!

VOTO: 9, credo che qui stiamo parlando di una delle vere eccellenze dei romanzi rosa.

ADATTO A CHI: vuole passare una bella serate in compagnia di personaggi travolgenti e super carini.

DA LEGGERE ANCHE: avevo consigliato questo libro parlando di "Bianco, celibe e vampiro" di Lynsay Sands" , quindi, se non avete almeno provato a leggere la serie sulla famiglia Argenau, direi che è giunto il momento. Inoltre, secondo me va letta tutta la serie dei Chicago Stars, veramente uno più carino dell'altro, anche se questo, il primo, probabilmente è uno dei miei preferiti.

Ed ecco la serie:

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto?Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sognoDream a Little Dream
5) This Heart of Mine - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 

L'immagine è presa liberamente dal sito dell'editore Legerreditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11187

28/10/13

La trilogia erotica di Irene Cao

Ovviamente dopo il successo straripante de "Le cinquanta sfumature", le librerie di tutto il mondo si sono trasformate in una sorta di acculturato sexy shop, e copertine dai titoli più o meno espliciti sono apparse magicamente.

Non voglio fare la finta moralista, anche perchè la trilogia delle sfumature l'ho divorata, con una media di un colore al giorno, e ho pure pensato che forse era l'ora che il sesso, anche quello estremo, venisse finalmente alla luce, e non più relegato a titoli nascosti negli angolini bui delle varie Feltrinelli etc. Ma quando è troppo, è troppo, o almeno secondo me. Prendiamo questa trilogia italianissima di Irene Cao: ma cosa vuole raccontarci? In cosa si differenzia dalla fortunata opera di E. L. James? Certo, nella versione italiana il sesso non è estremo, ma "alla vaniglia", e la protagonista, anche se inesperta, almeno non è vergine ( questo aspetto della verginità e della completa ignoranza in materia mi ha sempre lasciato molto perplessa nelle 50 sfumature. Qualcuno mi spieghi come è possibile che una normale ragazza non mormone a vent'anni non sappia che cos'è un rapporto orale????). Inoltre mi è piaciuta la scelta di ambientare, romanzo dopo romanzo, la storia in città diverse, spesso neanche troppo gettonate dalla letteratura italiana. Ad esempio, nel primo romanzo "Io ti guardo", le descrizioni e l'amore della Caio verso Venezia sono molto palpabili e mi hanno convinta. Ma un romanzo non può essere fatto solo di descrizioni, o almeno non per me. 
Volendo sorvolare sui dialoghi, che, anche se migliorano andando avanti con la trilogia, sono assolutamente inconsistenti, il vero problema di questa opera, ( che comunque si fa leggere) è che sembra un doppione all'italiana delle cinquanta sfumature, o almeno secondo me. Girando su internet ho visto come nelle varie interviste Irene sostenga come questa mia affermazione sia del tutto inesatta. Irene scusami ma non mi hai convinto... Ma visto il successo che stai avendo, forse ci hai visto meglio tu... forse talvolta è meglio giocare sul sicuro, cavalcando l'onda, piuttosto che cercare di fare qualcosa di nuovo...

VOTO: 4

DA LEGGERE ANCHE: in realtà io non ho molta esperienza con i romanzi erotici. Per cui attingendo alla mia minima bibliografia posso consigliare " Flash" di Carole Mallory, comprato in una bancarella dell'usato. Almeno questo romanzo, che probabilmente è anche stato messo dalla Sonzogno fuori produzione,  è originale e ha qualcosa da dire. e poi le scene di lei in taxi che si masturba davanti al conducente sono davvero divertenti-sconcertanti, e valgono la lettura.

L'immagine è presa liberamente dal sito dell'editore Rizzoli: http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/6579_io_ti_guardo_cao.html

27/10/13

I Newyorkesi di Cathleen Schine

Ci sono libri che compri, altri che ti prestano, altri che dopo esserteli fatti prestare poi vai  a comprare, e c'è un'altra piccolissima percentuale di romanzi che compri in continuazione. Per me questo romanzo edito dalla Mondadori, I Newyorkesi, è uno di questi. 

Non è un capolavoro travolgente, né una storia super coinvolgente, ma una storia leggera e leggiadra che ci mostra un'immagine inedita di New York, delle persone di mezza età, e di quello strano e un pò simbiotico rapporto che si crea con i nostri animali domestici. Questo è un libro delizioso, un perfetto regalo per chiunque.
La storia si svolge ovviamente a New York, ma ben lontano dal trambusto di Times Square. Siamo in un quartiere tranquillo, abitato da un gruppo di persone molto diverse tra loro, ma che in comune hanno un amico a quattro zampe. E così grazie alle passeggiate a spasso per queste magnifiche strade (descritte in modo meraviglioso), persone riservate, spesso sole, si incontrano, fanno amicizia, e a volte si innamorano. 
Ma la vera protagonista della storia è New York, che in questo romanzo si presenta in modo inedito: meno sfavillante, ma certo più reale, molto distante dalla NY di Sex and the city.

Io non sono un'amante nè dei libri sugli animali (nonostante abbia un gatto che adoro), ne delle descrizioni poetiche. Diciamo che in generale ho dei gusti molto "pragmatici", forse un pò commerciali, ma nonostante tutto, questo romanzo ( che di commerciale non ha proprio niente), che sulla carta non mi sarebbe dovuto piacere, in realtà mi ha fatto innamorare. E credo che quel velo di malinconia che avvolge il tutto, quei personaggi così soli e quegli animali così vivi riusciranno a fare innamorare anche voi.

VOTO: 8

ADATTO A CHI: forse questa volta è meglio dire adatto a quando....Ci sono dei momenti in cui si ha voglia di leggere qualcosa di "leggiadro" ( che è ben diverso da leggero), di farsi trasportare da una storia impalpabile ( ma nel senso buono, ovviamente), per ritrovare quella parte di noi stessi più "normale" e "delicata", che spesso, tutti presi dalla spasmodica ricerca delle emozioni forti, ci dimentichiamo di avere.

DA LEGGERE ANCHE: ammetto che non mi vengono in mente altri romanzi accomunabili a questo, forse proprio perchè io sono la prima sempre alla ricerca di emozioni forti. Ma forse è proprio per questo che mi è piaciuto questo libro, per la sua impalpabile normalità.

24/10/13

Donne con il tacco 12 di Rebecca Chance

In copertina una serie di scarpe una più bella dell'altra, un titolo intrigante (Donne con il tacco alto) e un sottotitolo ammiccante "Tre sorelle ambiziose e competitive in corsa per raggiungere il successo.Nemiche o amiche? rivali o complici?" 
Starete sicuramente pensando che stiamo parlando di una deliziosa commedia rosa, no? Una di quelle che quando l'avete finita siete più felici di prima. E invece proprio no! Donne con il tacco 12 NON e' una romanzetto rosa, ma un bel libro che quando lo avrete finito vi farà pensare... O almeno così è successo a me. Divorato in meno di 24 ore, questo romanzo mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma non perchè non sia bello, ma proprio perchè affronta un tema, quello dell'amore tra sorelle, da un punto di vista originale e soprattutto molto cattivo. 
La storia si dipana tra tre sorelle, tutte belle, di successo ( più o meno), e molto diverse tra loro. C'è Deeley, la più piccolina, che per lavoro fa la fidanzata di copertura di un attore hollywoodiano gay. Poi ecco Devon, quella di mezzo, una presentatrice di grande successo di un programma di cucina. Il problema è che non è proprio bravissima a cucinare.... Inoltre è sposata con un super campione di football molto diverso da lei, e il matrimonio inizia a scricchiolare. E poi c'è Maxie, la stronza perfetta. Sempre impeccabile, è la super manager di una griffe del lusso, ed è sposata con uno pseudo deficiente parlamentare inglese. Ovviamente il rapporto tra loro tre non è proprio semplice. In realtà non si sopportano, ma accomunate da un'infanzia "difficile", sono dipendenti l'un l'altra...Anzi è meglio dire che sono dipendenti tutte da Maxie, quella che si è presa cura di loro quando erano bambine, ma anche quella più restia a dare amore... In questo gran casino di rapporti assistiamo allo scoppio di una delle famiglie più in vista d'Inghilterra...

Donne con il tacco 12 è un gradevolissimo romanzo in cui l'autrice, la talentuosa Rebecca Chance, si giostra raccontandoci la storia dai tre punti di vista differenti, regalandoci un momento di pura destrutturazione della famiglia.    

VOTO: 7

ADATTO A CHI: ha voglia di indagare sui rapporti famigliari, e dopo pensare un pò.

DA LEGGERE ANCHE: Il romanzo successivo a questo di Karen Chance "Amori bugie e tacchi alti". La struttura è sempre la stessa, tre personaggi, questa volta diversi, e le loro interazioni. Siamo nel mondo delle riviste di moda, e seppur circondati da un'allure da sogno, è la cattiveria a farla da padrone. Questo romanzo a me è piaciuto davvero molto, più di Donne con il tacco 12. Ecco una lettura che assolutamente consiglio.

23/10/13

Biting Bad by Chloe Neill

And here we are on the eighth volume of my favorite vampire series : "The Chicagoland Vampires. And I really loved this one.
But here's where we are : the Cadogan's house has officially left the Greenwich Presidium, but obviously this step will not be without problems ... And things are not going well in Chicago . Let's say that Merit & Co. at this time are not exactly the most beloved people in the city. Among a series of spontaneous riots against the vampires and the public subdued by that funny guy called McKentrick , the life of Merit is increasingly messy ... And what about Mallory ? She decided to repair the mess that she'd combined, making amends right in the Cadogan family , but Ethan does not feel like this idea ... and who does not understand ? But the truth is Merit & Co. , with all the problems that they have,  can afford to make it without a super witch? I'm not really sure...
And then there's the relationship between Merit and Jonah ... always on the edge of the attraction ....

And here is the updated order of the series:

1 ) Some Girls Bite
2 ) Friday Night Bites
3 ) Twice Bitten
4 ) Hard Bitten
5 ) Drink Deep
6) Biting Cold
7) House Rules
8) Biting Bad
9) Wild Things , will be published in America in February 2014


If you are interested in the saga of Chloe Neill , please take a look at Chloe Neill's web site: http://www.chloeneill.com/

Chicagoland Vampires 8 - Biting Bad di Chloe Neill

Ed eccoci arrivati all'ottavo volume della mia serie sui vampiri preferita: "I vampiri di Chicago". Uscito ad Agosto negli USA, dovremo aspettare un pò per trovarlo in Italia, visto che la casa editrice Delos Book , che ha i diritti di tutta la serie, ha pubblicato solo da poco il sesto volume (Freddo tagliente o Biting Cold). 
Ma ecco dov'eravamo rimasti: il casato "Cadogan" ha ufficialmente abbandonato il Presidio di Greenwich, ma ovviamente questo passaggio non sarà senza problemi... E le cose a Chicago non vanno certo meglio. Diciamo che Merit & co in questo momento non sono esattamente le persone più amate in città. Tra una serie di tumulti spontanei contro i vampiri e l'opinione pubblica soggiogata da quel simpaticone di McKentrick, la vita di Merit è sempre più incasinata... E che dire di Mallory? Ha deciso che per riparare a tutto il casino che ha combinato vuole fare ammenda proprio nel casato Cadogan, ma Ethan non  sembra di quest'idea... e chi non lo capisce? Ma la verità è Merit & co, con tutti i problemi in cui finiscono, possono permettersi di fare a meno di una super strega?
E poi c'è il rapporto tra Merit e Jonah... sempre sul filo dell'attrazione....

Ed ecco l'ordine aggiornato della serie:


1) Alcune ragazze mordono - Some Girls Bite
2) Le ragazze mordono il venerdì notte - Friday Night Bites
3) Il secondo morso - Twice Bitten
4) Il gioco si fa duro - Hard Bitten
5) Minaccia dal profondo - Drink Deep
6) Freddo tagliente- Biting Cold
7) House Rules
8) Biting Bad
9) Wild Things , verrà pubblicato in America a Febbraio 2014


Se siete interessati alla saga di Chloe Neill, date un'occhiata alla sua casa editrice per l'Italia: http://www.delosstore.it/delosbooks/autori/130/chloe-neill/

La valigia di Novembre: ovvero i 5 libri da leggere il prossimo mese

Ciao a tutti. Questa è la prima puntata di una nuova "rubrica". Da ora in poi vi presenterò ogni mese una lista di 5 buoni libri da leggere... Ovviamente si accettano consigli! 

1) The Town - Il principe dei ladri di Chuck Hogan: iniziamo con qualcosa di bello ma non troppo impegnativo. E' il romanzo da cui è tratto il 2° film da regista di Ben Affleck, ma se non vi è particolarmente piaciuto il film non vi preoccupate, il romanzo è 1000 volte meglio. La trama è semplice: siamo a Town, il quartiere più malfamato di Boston. Protagonisti un gruppo di amici che per vivere rapinano banche, soltanto che questa volta non andrà per niente bene. 
E' una storia sull'amicizia, sull'amore e soprattutto sul diventare grandi. Un gran bel romanzo che sembra un thriller ma è molto di più.


2) La ragazza di fuoco di Suzanne Collins ( secondo volume della trilogia degli Hunger Games): il 22 novembre uscirà al cinema il film, e ogni lettore accanito dovrebbe sempre leggere prima il romanzo, anche perchè questo è molto bello! Se avete visto almeno il trailer del film, saprete già che stiamo parlando della 75° edizione dei giochi, e che i concorrenti sono scelti tra i vincitori delle passate edizioni. Il che lascia il distretto 12 in una difficile posizione, in quanto esiste un solo tributo femmina disponibile, ed è ovviamente la nostra beneamata Katniss.... 
Un romanzo dal ritmo sostenuto e pieno di sorprese, che sicuramente non vi deluderà. 

3) Middlesex di Jeffrey Eugenides: e ora è il momento del pezzo forte. Secondo me stiamo parlando di uno dei migliori romanzi mai scritti. Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2003, è un romanzo complesso che indaga sul concetto stesso di identità. Protagonista è Calliope, un ermafrodito, cresciuto però come una ragazza. Ma dove finisce l'educazione e inizia la natura?
Non aspettatevi un romanzo "leggero", ma vi assicuro che meriterà tutti i vostri sforzi.



4) Colazione da Darcy di Ali McNamara: e finalmente ecco una bella commedia romantica. Siamo in Irlanda e la protagonista è Darcy McCall, una tipica city girl che ama la moda, le feste e Londra. E tutto fila più o meno liscio fino a quando non eredita un'isoletta sperduta in mezzo al mare, l'Isola di Tara, dove deve rimanere per almeno un anno, costruendo allo stesso tempo una "comunità". Ovviamente passare dai tacchi a spillo agli stivali di gomma non è una cosa da niente, ma forse Darcy ha bisogno di dare uno scossone alla sua vita. E così si ritrova tra scogliere a picco sul mare, spiagge bianche e tersi cieli azzurri. 
E' un romanzo lieve, dallo stile molto piacevole e scorrevole, dove il lato romantico è ben equilibrato da una genuina vena umoristica. Proprio un bel modo per finire la giornata.  



5) Toccata dalle tenebre di Karen Chance: E chiudiamo con una bella saga urban fantasy. E' il primo romanzo della serie di Cassandra Palmer: chiaroveggente e viaggiatrice nel tempo. Un personaggio divertente e molto auto-ironico che vive in un mondo popolato da vampiri, fae, magi e Dei. E' una saga dal ritmo incessante, dove l'action si sposa con la sensualità e con una buona dose di sane risate. Da non perdere.




E allora, buona lettura a tutti....

12/10/13

La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker

Chi non ha visto i maxi cartelloni pubblicitari in giro per la città? E' il caso editoriale dell'anno, il libro che colonizzerà le librerie di tutti gli italiani e non solo... Ma merita veramente? 
Io non mi fido molto della pubblicità per quanto riguarda i libri. Ovviamente i "casi" prima o poi li leggo, come "uomini che odiano le donne", o le "cinquante sfumature", ma è raro che alla fine della lettura la fama che hanno ottenuto sia ben meritata. Ecco finalmente un caso (quello di Herry Quebert, ovviamente) in cui le vendite sono proporzionate alla qualità.
"La verità sul caso Harry Quebert" è un bellissimo thriller, dal ritmo super travolgente e dalla struttura narrativa originale, complessa, ma di facile lettura. 


Nell'ultimo periodo ho visto una serie di documentari sul cinema (the story of film an odissey), davvero ben fatti, dove si analizzava, decade dopo decade, tutte le caratteristiche dell'immagine in movimento. E così ho scoperto che gli anni '90 avevano come tema comune una sorta di "rivisitazione-citazione" delle regole stesse dei film. Pensiamo a "Scream", del 1996, dove la trama si gioca in modo intelligente tra le famose "regole" di un buon horror. E questo succedeva perché i "nuovi" registi erano in primo luogo  degli amanti del cinema, e quindi omaggiavano le sue origini in modi inattesi e originali. Ecco, nella letteratura questo "movimento" di citazione, di "libro dentro il libro", a mio modestissimo parere, non si è molto sviluppato. Mi vengono in mente solo due titoli (per quanto riguarda il thriller), il magnifico "Misery" di Stephen King e lo sconosciuto, ma bellissimo, "Il ladro dei sogni" di Andrew Pyper, che scavano nelle regole della narrazione. E adesso a questa piccola lista si aggiunge "La verità sul caso Harry Quebert". E sì, perchè qui, il tempo si disintegra, e tra continui flash back tra i giorni nostri e il 1975 (l'anno della scomparsa della piccola Nola, la vittima), si aggiunge una terza linea temporale, non troppo ben definita (siamo intorno agli anni '90), ovvero i tempi in cui il narratore Marcus Goldman prende lezioni di scrittura dal professore Harry Quebert.
Ma torniamo alla trama, super incasinata, seppur lineare, quando all'ultima pagina si capisce che cosa è veramente successo. Nel 1975, una ragazzina di nome Nola scompare nel nulla, in una piccola cittadina americana. Quasi 30 anni dopo, il cadavere, ormai un mucchio d'ossa, viene scoperto nel giardino di Herry Quebert, illustre scrittore nonché mentore del protagonista. E da qui è un continuo colpo di scena.

Io ho iniziato la lettura prima dell'invasione dei cartelloni publicitarii, e l'ho fatto, perchè questo libro è venuta a me grazie ad un duplice passaparola. E visto che anche secondo me è tempo ben speso, vi consiglio di procurarvelo. Questo è assolutamente un libro che vi consiglio.

VOTO: 8, ma assolutamente meritato!

ADATTO A CHI: ama la letteratura e si appassiona ad un buon thriller 

DA LEGGERE ANCHE: bhè, secondo me CHIUNQUE deve leggere "Misery" di Stephen King ( non basta aver visto il film), soprattutto se vi è piaciuto "La verità sul caso Harry Quebert". Anche se nel "caso", la pazzia non è esattamente uno dei temi portanti, comunque io, proprio per la narrazione così differente e su più livelli, ho trovato diversi punti in comune. E poi, questo è il momento migliore per consigliare "Il ladro di sogni" di Andrew Pyper. Questo romanzo quasi sconosciuto ( pensate che io lo avevo comprato al supermercato in edizione super economica della Piemme) è uno dei più bei thriller che abbia mai letto. Le analogie con il "caso", secondo me saltano subito all'occhio. Se nel romanzo di Joël Dicker abbiamo come protagonista uno scrittore, qui invece è un lettore. E l'identikit del vero lettore che fa Andrew Pyper nelle prime pagine vale assolutamente il prezzo di copertina. E chiudo con i consigli citando una delle mie scrittrici di gialli preferite: Carol O'Connell ( quella della saga di Mallory). Non parliamo però della sua fortunata protagonista, la bionda e algida Mallory, ma di un romanzo fuori dalla serie : "Susan a faccia in giù nella neve". In realtà questo romanzo e "La verità sul caso Herry Quebert", non hanno molto in comune, se non, se proprio si va a scavare che partono tutti e due da misteriose sparizioni. Ma una cosa è certa, tutti e due sono dei riuscitissimi thriller. Per cui, se avete voglia di un bel mistero e di rimanere attaccati fino all'ultima riga, questo è un libro che assolutamente vi consiglio.