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12/12/13

Honey Moon di Susan Elizabeth Phillips

Sarà perchè si avvicina Natale, e tutti sentiamo di più il bisogno di una famiglia, o semplicemente sarà perchè l'ultimo libro che ho letto " Il diario di Maria Antonietta 2" ( o meglio "Il diario perduto di Maria Antonietta" ) mi ha annoiato, fatto sta che Honey Moon l'ho letteralmente divorato. E mi sono commossa fino alle lacrime (molto spesso, anche), nonostante sia stata costretta a leggerlo in inglese, visto che solo ora iniziano ad essere pubblicati in Italia i romanzi di Susan Elizabeth Phillips. E ci tengo a ricordarlo, non stiamo parlando di una scrittrice qualsiasi, ma di una delle più brillanti penne della letteratura rosa. Ma bando alle ciance, o meglio, alle recriminazioni verso le case editrici, e buttiamoci nel romanzo. Che secondo me merita. E parecchio.
Iniziamo dal titolo, che anche il meno anglofono sa che significa "viaggio di nozze", ma che in questo caso altro non è che il nome della protagonista: Honey Jane Moon. Un nome particolare, per una ragazzina ancor più strana. La incontriamo per la prima volta quando ha 15 anni, orfana, che vive in un luna park quasi abbandonato, con la zia depressa, e la cugina diciottenne, non proprio sveglia e abbastanza "facile". La vita di Honey finora è stata un gran casino, e il futuro sembra ancora peggio, ma lei non è tipa da arrendersi. Mai. Anzi, nonostante sia la più piccola di casa, è sulle sue spalle che cadono tutte le responsabilità. E allora, per tenere a galla la sua famiglia, eccola tentare di vendere il luna park alla Disney, per farne il prossimo Disneyland. Ma sarà per la posizione, in un luogo sperduto in Sud Carolina, o sarà perchè completamente fatiscente, questo progetto imprenditoriale non sembra andare a buon fine. E allora, eccola buttarsi sull'opzione B, ovvero far diventare la cugina recalcitrante una star della tv. E per farlo, pensa lei, basta trasportarla fisicamente a Los Angeles, tramite un furgone malridotto, e farle passare un provino per ottenere la parte. Ma ovviamente la vita non va mai come ce l'aspettiamo.

Honey Moon secondo me è un bellissimo romanzo. La protagonista, Honey, è adorabile: una stronzetta dal cuore d'oro, così imperfetta da far tenerezza. Personalmente io mi sono molto ritrovata in lei, nonostante sulla carta noi abbiamo davvero poco in comune. Probabilmente è questa necessità inconscia di una famiglia che ci accomuna. E il terrore, e talvolta la necessità, di essere da sole. Honey è un personaggio molto ben tratteggiato, e anche se in alcune pagine ti viene voglia di entrare dentro il romanzo per urlargliene di tutti i colori, poi ti estranei un secondo e ti ricordi che è solo una ragazzina, con tutti i suoi sacrosanti difetti. Anche i personaggi maschili sono ben tratteggiati, anche se non sono così affascinanti come quelli a cui ci ha abituato Susan Elizabeth Phillips nella sua serie sui "Chicago Stars". Credo che in "Honey Moon", la Phillips abbia affrontato più che mai il concetto di "imperfezione" (che è uno dei temi principali delle sue opere). Inoltre, bisogna dare atto alla scrittrice, che è una delle mie preferite, di essere riuscita a toccare anche temi importanti (come la pedofilia) cercando di rimanere sempre "lieve". Anche se bisogna ammettere che il cambio d'idea di Lily è troppo repentino per essere credibile. Ma fatti questi dovuti appunti, il mio giudizio sul libro rimane invariato: una gran bella lettura, godibile perfettamente anche in inglese, perchè scritto in modo semplice. 
E allora buona lettura a tutti!
VOTO: 8 , non poteva essere altrimenti dopo tutte le lacrime che ho versato ;)
Immagine tratta liberamente dal sito dell'autrice: http://www.susanelizabethphillips.com/books.html

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