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05/11/13

L'accademia dei vampiri 1 di Richelle Mead

Your SEO optimized title Tra poco, nel 2014, uscirà il film su questa fortunata serie teen, e allora mi sembrava il momento giusto per iniziare a leggerla. Iniziamo con il dire che ho divorato i primi due volumi in meno di 24 ore... A mia discolpa bisogna dire che dopo aver finito "La trama del matrimonio" di Jeffrey Eugenides ( romanzo che mi è piaciuto molto, ma che ho finito dopo più di tre settimane, per me tantissimo), avevo bisogno di un pò di leggerezza... Ma con la saga "Vampire Academy", non sono sicura di averla trovata...


Perchè, se da un lato i romanzi si rivolgono ad un pubblico teenager, le protagoniste sono 17enni, e lo stile è molto semplice e godibile, devo dire che contengono degli aspetti che non mi piacciono per niente... 
Per capire appieno questa serie, bisogna entrare nell'universo, quanto mai complesso, creato da Richelle Mead: se da un lato troviamo gli umani (che non sanno ancora, e per la maggior parte, dell'esistenza dei vampiri), dall'altra ci sono i Moroi, che potremmo chiamare "vampiri buoni". Ovviamente si nutrono di sangue, ma l'ottengono non con la forza, ma grazie a donatori volontari (sia umani che dhampir) che però vengono considerati alla stregua di una mucca di cui si mangia la bistecca: in poche parole, da schifo. Strutturati gerarchicamente come un regno, troviamo all'apice della piramide le "caste reali", 12 famiglie che detengono il potere, e che scelgono liberamente tra loro il Re/regina. I Moroi sono tutti alti, magri e, sembrerebbe bellissimi. Dotati di poteri magici, che si riconducono sempre agli elementi naturali (come l'acqua e il fuoco), vivono le loro vite con il terrore di essere cacciati dagli Strigoi, ovvero creature che sono passate dalla parte del male per ottenere la vita immortale ( anche se un paletto d'argento o una bella decapitazione li mette fuori gioco per sempre). Devo ammettere che, dopo la mia full immersion notturna, non mi è proprio chiaro perchè questi "cattivi" vogliano uccidere per forza i Moroi ( per ora ho capito solo che sono più buoni da mangiare, ma la spiegazione mi sembra un pò labile). Questi Strigoi, sempre micidiali, sembra che abbiano perso il lume della ragione, e che siano comandati principalmente dalla voglia di sangue, rendendoli così un esempio perfetto di "cattivo" per eccellenza. Ma devo ammettere che ho fiducia che nei successivi romanzi la loro natura venga meglio definita. E così arriviamo al terzo gruppo di "esseri": i dhampir. Nati dall'unione di un Moroi con un umano, o un dhampir, sono dotati di sensi super sviluppati, anche se non al livello dei Moroi, e hanno come compito primario ( o almeno questo vale per la maggioranza di loro) quello di proteggere i Moroi dagli Strigoi. E qui arriviamo al fulcro della matassa, perchè tutto l'universo della Mead si incentra su questo punto: I Moroi hanno bisogno dei dhampir per essere protetti (visto che si rifiutano di usare la loro magia per scopi "aggressivi"), e i dhampir hanno bisogno dei Moroi per avere dei bambini, e per questo motivo diventano, per loro stessa scelta, le loro guardie del corpo, sacrificandosi completamente, anteponendo i loro bisogni ai propri. Ovviamente questa è la parte della serie che mi lascia più interdetta. E questa emozione è amplificata dalla scelta, secondo me molto saggia, dell'autrice, di scegliere la sua protagonista tra le file dei dhampir. Di conseguenza, pagina dopo pagina, si viene catapultati in un universo di emozioni contrastanti, perchè, secondo me, i sentimenti che prova Rose, la protagonista, sono basati su concetti SBAGLIATI. L'idea che una ragazzina di 17 anni debba anteporre a se stessa, un'altra sua amica, che a tratti sembra anche molto egoista, per una sorta di dovere, mi lascia di stucco. E che questo sentimento venga considerato appropriato, e non solo, da incoraggiare, dal "mondo degli adulti", mi fa venire i conati. Considerando poi che Rose, è un personaggio davvero carino, ( spavalda, generosa e un pò sbruffona), andando avanti nella lettura ti viene da urlare: "stavolta pensa prima a te stessa, tu non sei meno di qualcun altro!!!".
Scusate, forse mi sono fatta prendere un pò troppo la mano, ma questo concetto di "sacrificio" per qualcuno che si percepisce migliore solo per diritto di nascita, mi innervosisce alquanto.
Finita la mia critica sociale e psicologica, possiamo tornare alla storia, che è quanto mai piacevole. 

Ci troviamo negli USA, in un college, dove incontriamo Lissa, una principessa Moroi bella e bionda e Rose Hathawaydhampir diciassettenne, una brunetta formosa e molto sarcastica. Le due ragazze sono scappate dall'Accademia "sovrannaturale" dove studiavano per sfuggire da un pericolo che incombeva su Lissa. Dopo due anni vissuti in incognito, vengono scoperte dei "Guardiani" dell'Accademia, e fatte tornare indietro. A capitanare la squadra di recupero, Dimitri Belikov, un dhampir ventiquattrenne di origine russa, bellissimo e micidiale. Tornate all'Accademia, le due ragazze, in poco tempo, si troveranno al punto di partenza: Lissa, immersa nei suoi pericoli, e Rose alla disperata ricerca di mantenerla in salvo., che la porta sempre ad affrontare problemi molto più pericolosi rispetto a quelli dell'amica (si capisce che Lissa mi sta un pò sulle palle?). 

Tra intrighi, amori proibiti, poteri sconosciuti, Richelle Mead ci accompagna in un piacevole universo ricco di humor (le battute di Rose, valgono sicuramente la lettura), dove l'action sicuramente non manca. 
Ah, dimenticavo, un altro punto a favore di questa serie è il fatto che la protagonista, stranamente, non sembri mai invincibile, ma molto umana ( anche se sempre cazzuta), per cui è veramente facile innamorarsi di lei.

VOTO: 6 1/2

ADATTO A CHI: è una teenager, o se è un pò più grandicello, è rimasto sotto a "Beverly Hills 90210". In poche parole, se volete leggere qualcosa di molto giovane, questo è il libro adatto a voi.


DA LEGGERE ANCHE: la saga "La casa della notte", o "House of night", di P.C. e Kristin Cast. Tra queste due serie ci sono molte analogie: le protagoniste sono ambedue delle teenager, e le vicende si svolgono in "scuole speciali". Sicuramente se vi è piaciuta la saga sull'"Accademia dei vampiri", anche questa vi darà delle belle soddisfazioni. Garantito.

Immagine tratta liberamente dal sito dell'editore, Rizzoli: http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/3702_l_accademia_dei_vampiri_mead.html

04/11/13

La trama del matrimonio di Jeffrey Eugenides

Fresco fresco di lettura, visto che l'ho finito 10 minuti fa mentre tornavo a casa in metropolitana. E le prime impressioni a caldo sono ambivalenti. Iniziamo con il dire che "La trama del matrimonio", edito da Oscar Mondadori, è il terzo romanzo di uno dei più talentuosi scrittori moderni, l'americano di origini greche Jeffrey Eugenides. Ho parlato di lui recentemente ne "La valigia di novembre", dove consigliavo il suo "Middlesex", un vero capolavoro astratto. 
Ma torniamo a "la trama del matrimonio". La storia è abbastanza semplice, la narrazione e gli spunti che Jeffrey ci dà, assolutamente no. 
Siamo negli anni '80, in un college privato e seguiamo gli ultimi giorni di corso di tre ragazzi all'ultimo anno: Madaleine Hanna, laureanda in letteratura e appassionata di romanzi d'amore storici ( stiamo parlando in poche parole di Jane Austen e simili), Leonard Bankhead, affascinante e problematico studente sia di letteratura che di biologia, e Mitchell Grammaticus, studente di teologia, vecchio amico di Madaleine e convinto che lei sia la sua donna ideale. Durante il romanzo seguiamo i tre ragazzi per un anno, dalla laurea alla loro introduzione nel "mondo degli adulti". C'è chi decide di prendersi un anno sabbatico, facendo un viaggio "meditativo" sulle orme di Madre Teresa di Calcutta in India, chi invece si ritrova a lottare con vecchi demoni (psichici), e chi decide di seguire il proprio cuore ( o presunto tale), fregandosene della ragione. 

Dopo aver finito di scrivere questa recensione-commento, mi sono accorta che è piena zeppa di anticipazioni (mancava poco che vi dicessi come finisce), perciò forse è meglio se leggete questo post DOPO aver letto il libro...

Quello in cui ci porta Eugenides è un percorso quasi "mistico", verso la maturità, quando si scopre amaramente che "crescere" vuol dire spesso lasciare andare le persone...
Una cosa incredibile di questo romanzo, è la completa mancanza del concetto di amicizia, nonostante, alla fine, tutti si considerino amici, i tre personaggi in realtà non ne hanno. I loro rapporti sono sempre dettati da fini egoistici, le relazioni sono spesso superficiali, anche se condite da considerazioni profonde. Vediamo se riesco a spiegarmi meglio: Madaleine considera Mitchell un amico, ma in realtà se ne approfitta per superare ogni problema, considerandolo, come giunge lui stesso alla conclusione, una sorta di "kit di sopravvivenza". Mitchell crede che Madeleine sia l'amore della sua vita, ma in realtà ha fatto una cosa decisamente femminile, ovvero l'ha idealizzata, e usa questa idea di Madaleine come una scusante per i suoi fallimenti, e come uno stimolo per diventare una persona diversa da quella che in realtà è. E poi c'è Leonard. Lui di problemi ne ha parecchi: depresso clinico, tanto da dover usare il litio, si trova costantemente in un'altalena di emozioni a cui non riesce a dare un freno, fino a quando non si decide a lasciarsi andare, confidando completamente in Madeleine. Che quindi si trasforma da persona amata ( con cui si ha un rapporto paritario), a figura materna ( senza la quale non si può vivere).  
In questa girandola di emozioni, complesse e controverse, Eugenides ci dà spunti eclettici, attingendo spesso e volentieri all'universo semiotico di Roland Barthes e di Umberto Eco. Un romanzo ricco di spunti super interessanti, come lo scambio di battute sull'ossessione per la pulizia, vista come sintomo della paura della putrefazione e della morte.
Inoltre, devo ammettere che il personaggio di Mitchell è quello che più mi ha stregato. Un ragazzo normale, forse solo più profondo delle persone che normalmente conosciamo, che si butta in un percorso spirituale, alla ricerca di qualcosa che sente di non avere, ma di cui crede di aver bisogno, ovvero la fede. Una fede, però, che non ricerca a causa dell'innata paura della morte, ma per raggiungere uno stato superiore dell'essere, per trovare un'illuminazione che lo farà diventare una persona migliore. E proprio per questo la sua ricerca sarà inconcludente, perchè, come gli dice uno dei personaggi secondari del libro, altro non è che una manifestazione della vanità. Mitchell è vanitoso non del suo corpo, ma piuttosto della sua intelligenza e della sua (indotta) bontà. 
Potrei continuare all'infinito ad analizzare questo libro, perchè qui non stiamo parlando di un normale romanzo, uno di quelli di cui ti interessa solo la storia, ma di uno di quei (pochi) libri in cui è lo svolgersi della narrazione che ti stimola pensieri che finora erano rimasti nascosti nell'inconscio del tuo piccolo, e spesso troppo trascurato, cervello.

VOTO: un 9 meritatissimo. Leggendo questo libro, preparatevi a sentirvi veramente ignoranti, perchè le citazioni, letterarie e non, che Eugenides dà, meritano da sole la lettura.

ADATTO A CHI: non si spaventa di fronte ad un romanzo complesso, che ha come fine quello di far favorire il pensiero, anche critico. Non fatevi abbindolare dal titolo: NON E' UN ROMANZO ROSA.

DA LEGGERE ANCHE: visto che Eugenides non è uno scrittore particolarmente prolifico, vi consiglio sicuramente le altre sue due oper: il già citato "Middlesex", e "Le vergini suicide" ( quello da cui ha tratto il suo film Sofia Coppola). Inoltre, colgo l'occasione per consigliare "I quasi adatti" di Peter Høeg, l'autore de "il senso di Smilla per la neve", che mentre ci racconta la storia di un gruppo di ragazzi problematici in una scuola di "rieducazione", ci fornisce un'incredibile analisi del concetto stesso di "tempo".

Immagine liberamente tratta dal sito dell'editore, Oscar Mondadori:http://www.librimondadori.it/libri/la-trama-del-matrimonio

03/11/13

Un amore su misura di Sugar Jamison

Chi ha vissuto, anche di sfuggita gli incredibili anni '80, non può non aver visto almeno una delle pietre miliari del cinema romantico Teen, come "un compleanno da ricordare" o "Breakfast Club". 
Quei film deliziosi, di John Hughes, dove la protagonista adolescente (quasi sempre quella rossa bruttina con dei denti terribili), nonostante tutte le controversie trova l'amore con il più figo della scuola. Ecco, Un amore su misura, ci riporta magicamente in quelle (adorabili) atmosfere.
John Hughes hai minato per sempre il nostro inconscio!

Non è facile trovare l’uomo giusto e capire che è lui a meno che, come insegna il buon vecchio John, lui non sia il figo del liceo, il più figo in assoluto, e non ti aspetti davanti ad una chiesa con una ferrari rossa, il sorriso più sexy e smagliante che esista e soprattutto una torta per festeggiare il tuo sedicesimo compleanno, il più importante, quello che però tutti hanno dimenticato.
Se non hai ancora incontrato Jake Ryan (IL FIGO di "Un compleanno da ricordare), non ti preoccupare Jamison Sugar ha pensato anche a te; la protagonista Ellis Garrett si sta leccando le ferite dal suo ultimo distruttivo rapporto sentimentale, ha abbandonato New York e una brillante carriera come avvocato. L’unica costante sicurezza è almeno una X e una L scritta sull'etichetta dei vestiti.
Tornando nella cittadina natale ricostruisce la propria vita partendo dall'accettazione del proprio fisico aprendo il “size me up” negozio per ragazze fuori dallo standard, formose, minute, piedone, e ovviamente facendo innamorare il super sexy Mike Edwards

Più che la trama e i battibecchi tra i protagonisti vale la pena leggere questo libro per capire che il pensiero di spaccare le gambe al proprio fidanzato sedendocisi romanticamente sopra è più comune di quello che si pensava come del resto la tecnica dell’appoggiarsi sopra al 40% , facendo lavorare di brutto addominali e glutei.
Adorabili i genitori di Ellis, madre docente universitaria super femminista, ex hippy e malleabile come un panzer, ancora più adorabile il padre anche lui docente universitario e con sospetta sindrome di Asperger.
Insomma la “Dea dei nerd” , leggendo capirete perché, ci ha creduto fin in fondo, a 33 anni con almeno una X e una L ha trovato il suo Jake Ryan. E se ci è riuscita lei….perchè non noi ;)


VOTO: 6 non puoi raggiungere l’orgasmo ogni 3 minuti, a momenti anche solo con lo sguardo, troppo anche per un romanzo rosa.

ADATTO A CHI: come già detto, in fondo ma molto in fondo, aspetta il Jake Ryan, quello del liceo.


DA LEGGERE ANCHE: "Finchè non sei arrivato tu" (Higgins Kristan) e "ti prego lasciati odiare" di Anna Premoli.

Immagine liberamente tratta dal sito dell'Editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11483

Chicago Stars 5 - Il lago dei desideri di Susan Elizabeth Phillips

C'è un grandissimo vantaggio nel leggere libri anche in inglese: io "Il lago dei desideri", o "This hearth of mine" l'ho già letto (o meglio divorato), per cui vi posso dare un sacco di notizie in anteprima! Edito in Italia da Leggereditore, uscirà in ebook il 7 Novembre e in libreria il 14 Novembre. Ma se volete delle qualche news, siete sul blog giusto ;)

Iniziamo con il dire che, a mio modestissimo parere, questa quinta puntata della serie dei "Chicago Stars", è davvero divertente e adorabile. Nel mio personalissimo palmares è il migliore, affiancato ovviamente al primo "Il gioco della seduzione". E proprio a questa prima "puntata", è strettamente legato. Vi ricordate la sorellina rompiballe di Phoebe Somerville? quella secchiona, bruttina e che si inventava storie su come la sorella la picchiasse? Ecco, è proprio Molly Sommerville la meravigliosa protagonista di questo romanzo tutto da gustare. 

Molly con gli anni è cambiata: abbandonati gli studi, ha deciso di dare una svolta alla sua vita, diventando una scrittrice e illustratrice di romanzi per bambini, che vedono come protagonista una deliziosa coniglietta, Daphne. E non solo. Molly, dando prova di un carattere "particolare", ha donato in beneficenza tutto il suo considerevole patrimonio, quello che aveva ereditato dal padre bastardo, e vive in un minuscolo monolocale a Chicago, dove ha qualche problema a pagare le bollette. Gli unici punti fermi della sue esistenza? Il rapporto con la sorella e una cotta storica per Kevin Tucker, uno dei giocatori più in vista degli Stars. Superficiale, bellissimo e assolutamente disinteressato a lei. Finora Kevin non l'ha ancora notata, tanto che non si ricorda neanche il nome, ma le cose cambieranno, quando per una fortunata serie di eventi i due, così diversi, si troveranno a condividere una casetta sul lago... E allora, il cervello "originale" di Molly farà di nuovo le bizze, facendola scadere in qualcosa di molto simile a uno stupro...

Divertente, ironico, e ricco di colpi di scena, questo quinto romanzo di Susan Elizabeth Phillips, vi terrà incollati alle sue pagine, regalandovi una dimensione tutta familiare della storia. Il suo è un ritratto della famiglia, sia quella "biologica" che quella artefatta, unico e super originale, dove la narrazione si duplica: se da un lato seguiamo la disastrosa relazione tra Molly e Cal, dall'altro entriamo nel mondo fantastico di Daphne the bunny, e spesso i confini tra questi due universi non sono così chiari. 
Una dimostrazione pratica di come non sempre, o meglio non per forza, un romanzo popolare (e per di più che fa parte di una saga) debba essere una porcata (nel senso qualitativo) letteraria.  Una sorta di rivincita del "romance" e di noi lettrici: insomma, ci piacciono le storie che finiscono con " e vissero tutti felici e contenti", E allora? Problemi?

VOTO: 9, bello, bello, bello. ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore o  Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto? o Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sogno o Dream a Little Dream
5) Il lago dei desideri This Heart of Mine
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 


L'immagine è liberamente tratta dal sito dell'editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11508

Chicago Stars 3 - E se fosse lui quello giusto? di Susan Elizabeth Phillips

Ed eccoci arrivati alla terza puntata della saga, assolutamente romantica, dedicata alla squadra di football dei Chicago Stars. Dopo aver incontrato una bionda biondissima un pò stralunata ma con un fortissimo senso degli affari, e una brunetta bruttina ma molto caparbia, è arrivato il momento di conoscere  Jane Darlington. 


Grandicella, super intelligente e di mestiere fa la docente di fisica. Ma ha un problema: vuole un bambino ma non ha un fidanzato-compagno-marito. E non è certo il tipo da andare a ballare e scegliere il primo che capita... Infatti Jane ha una serie di requisiti molto specifici per il futuro padre: deve essere in ottima salute, bello, prestante e molto scemo.  E sì, perché l'adolescenza di Jane, bambina prodigio in una famiglia "normale", non è stata una passeggiata, e allora lei vuole per il proprio figlio una vita diversa. E quindi l'unica cosa che deve fare è trovare un uomo stupido. E non lo sanno tutti che gli sportivi sono scemi? E come per magia ecco arrivare Cal Bonner, leggendaria stella dei Chicago Stars e seduttore seriale, il candidato perfetto. Ma ovviamente Lui non deve scoprire le sue vere mire... Ma se è facile abbordare una star, non è così semplice finirci a letto... E soprattutto, mai giudicare un libro dalla copertina, non è tutto oro quello che luccica...

Terzo volume della serie dei "Chicago Stars", Nobody's baby but mine, o  E se fosse lui quello giusto? , è il più premiato tra i romanzi di Susan Elizabeth Phillips. Un romanzo divertente e originale, che affronta un tema, quello della ricerca della maternità, abbastanza delicato, e lo fa con un tono leggero, talvolta critico. Perché quale ragazza single sui trent'anni non si è mai chiesta come farà ad avere un bambino se la sorte non cambia?

Ed ecco la serie:

1) Il gioco della seduzione o It Had To Be You
2) Heaven, Texas, Un posto nel tuo cuore o  Heaven, Texas
3) E se fosse lui quello giusto? o Nobody's Baby But Mine
4) Un piccolo sogno o Dream a Little Dream
5) Il lago dei desideriThis Heart of Mine 
6) Match Me if You Can  - ancora inedito in Italia ( probabilmente uscirà nel 2014)
7) Natural Born Charmer 


VOTO: 8, nonostante i vari premi, io sono particolarmente legata al primo della serie "Il gioco della seduzione", per cui per me è lui il capolavoro di quest'autrice!

Immagine liberamente tratta dal sito dell'Editore, Leggereditore: http://www.leggereditore.it/libro.php?id=11363